Un viaggio tra sabbia, scogli, silenzi e tramonti indimenticabili lungo la costa più autentica della Sardegna.
Ogni spiaggia ha un carattere, un respiro proprio. Alcune ti accolgono con la loro estensione immensa, altre si nascondono, quasi timide, tra le rocce, in attesa di essere scoperte. Le spiagge attorno a Casa Corallina sono così: ognuna ha la sua voce, la sua luce, la sua anima. E visitarle una per una diventa un vero e proprio racconto, fatto di sale, vento e colori.
La prima che incontri è Porto Corallo, la spiaggia principale. È la più frequentata, ma mai affollata. Il suo arenile è lungo, composto da sabbia dorata mista a piccoli ciottoli levigati. Il mare qui è limpido, con fondali che diventano profondi piuttosto rapidamente. È la spiaggia della semplicità, dove le famiglie si sistemano sotto l’ombrellone, i bambini costruiscono castelli e i pescatori camminano con le canne in spalla. In estate, il bar sulla spiaggia offre granite rinfrescanti e pranzi veloci, mentre lo stabilimento balneare consente di noleggiare lettini, pedalò e windsurf.
Ma basta proseguire qualche passo verso sud per cambiare atmosfera. Porto Tramatzu ti accoglie con la sua mezzaluna di sabbia finissima e dorata. La baia è protetta da due promontori, e l’acqua, dal turchese al verde smeraldo, sembra più ferma, più dolce. È la spiaggia dei silenzi e dei libri letti sotto l’ombrellone. Dei bagni lunghi, senza tempo. E delle foto che sembrano cartoline.
Più nascosta, e per questo ancora più preziosa, è Porto Corallino. Qui la sabbia si fa più chiara e compatta, e si mescola a sassolini levigati. È una piccola baia, protetta da scogli e da una scogliera bassa che la separa da Porto Tramatzu. Non ci sono servizi, né bar, né bagni. Ma c’è tutto quello che serve: il mare, il sole, il silenzio. Alcuni la scelgono come luogo del cuore. Chi arriva qui lo fa per fermarsi, per leggere, meditare, respirare a pieni polmoni.
Poi c’è lei: Murtas, la regina selvaggia. Sei chilometri di spiaggia incontaminata, parte dei quali ancora oggi ricadono in area militare. Ma il tratto accessibile è già di per sé una meraviglia. L’arenile bianco, ampio, si fonde con il cielo, mentre alle spalle stagni e paludi ospitano fenicotteri rosa, aironi e germani reali. È la spiaggia di chi ama camminare, esplorare, perdersi nei suoni della natura. Di chi arriva con lo zaino in spalla, le scarpe da trekking ai piedi, e il desiderio di libertà negli occhi.
E ancora, la spiaggia di Prumari – detta anche Prima Spiaggia – è una lunga distesa di sabbia chiara che collega Porto Corallo a Muravera. In parte è dedicata anche agli animali, e chi viaggia con il proprio cane trova qui un luogo perfetto per giocare insieme in acqua. È una spiaggia dinamica, mai banale, dove ogni giorno può raccontare qualcosa di diverso.
Le spiagge del Sarrabus non si somigliano, eppure hanno qualcosa in comune: l’assenza di clamore. Non ci sono venditori ambulanti, file di locali rumorosi, musica sparata a tutto volume. C’è piuttosto il respiro del mare, che scandisce il tempo con pazienza. E il vento, che muove le foglie dei ginepri e scompiglia i capelli.
Passeggiando lungo questi arenili, è facile imbattersi in piccole meraviglie: una conchiglia perfettamente intatta, una stella marina portata dalla marea, le impronte di un gabbiano che si perdono tra le dune. Tutto qui ha un valore diverso. Anche il tempo. Le ore sembrano dilatarsi, i pensieri rallentano, e ci si ritrova a guardare l’orizzonte senza fretta.
Molti ospiti di Casa Corallina costruiscono le loro giornate in base al mare. Si svegliano e, a seconda della luce, del vento, del proprio umore, scelgono una spiaggia diversa. Alcuni si affezionano a una sola, tornano ogni giorno nello stesso punto, stendono l’asciugamano nello stesso angolo. Altri preferiscono cambiare, esplorare, cercare la baia nascosta, quella che non hanno ancora visto.
Il bello è che qui non esiste una regola. Non esiste una classifica. Ogni spiaggia ha il suo momento. Porto Corallo è perfetta per il mattino, Porto Tramatzu ideale nel primo pomeriggio, Murtas per il tramonto. E poi, la sera, si torna a Casa Corallina con la sabbia ancora addosso, la pelle calda di sole, e la sensazione di aver vissuto davvero.
In fondo, le spiagge non sono solo luoghi. Sono stati d’animo. E quelle del Sarrabus sono capaci di trasformarti, giorno dopo giorno, in un viaggiatore diverso. Più lento, più attento, più grato.